Uno dei primi passi dopo aver progettato il prodotto desiderato è scegliere il materiale per esso: questo si chiama "sourcing". Per fare questo, i nostri team si mettono alla ricerca del materiale ideale che soddisferà i criteri del prodotto: impermeabilità, resistenza, morbidezza o tutti questi insieme!

Una volta scelti i materiali si passa alla fase successiva: il test di qualità. Prima della produzione vengono effettuati numerosi test, seguendo precise specifiche, per verificare alcune caratteristiche del materiale prima che venga lavorato. Ecco alcuni esempi: per le borse, ad esempio, testiamo la resistenza dei tessili, la resistenza dei colori dei materiali allo sfregamento (foto a fianco) e all'acqua, per garantire che i colori rimangano vividi più a lungo possibile 😉

Testiamo anche la resistenza dei materiali alla perforazione utilizzando la macchina qui accanto. Si posiziona il materiale al centro della macchina e si annota il punto in cui la punta fora il materiale. Questo punto viene poi utilizzato per dare un voto al materiale, permettendoci di passare o meno alla fase successiva, a seconda della sua resistenza 💪

Prima sfida: la resistenza alla rottura degli assemblaggi
(o come evitare che le cuciture si rompano)

Per noi poveri mortali, la resistenza alla rottura significa testare la qualità delle cuciture tra due pezzi di tessuto. La prova consiste nel tendere i due pezzi di tessuto fino alla rottura della cucitura. Il momento della rottura viene utilizzato per determinare la resistenza della cucitura e quindi la sua qualità 😉 !

Seconda prova: resistenza alla rottura delle cinghie
(o come assicurarsi che le cinghie non si strappino)

Il secondo test è abbastanza simile, ma si concentra sulle cinghie dello zaino, con una prova di resistenza alla rottura . Le cinghie vengono testate fino alla rottura, come nella prova precedente. Il punteggio ottenuto viene confrontato con gli attuali standard francesi o europei.

Terza fase: resistenza allo sfilamento della maniglia
(o come fare in modo che la maniglia resista alla forza di Christophe)

Il terzo test si concentra su uno dei punti di forza dei nostri zaini, in quanto prevede il test della maniglia , utilizzando come esempio l'Adventurer o il nostro nuovissimo bagaglio a mano. Lo scopo del test è verificare la robustezza della maniglia e determinare, tirandola, la forza necessaria per strapparla 💪🏼

Test finale: resistenza allo strappo del tessuto
(o come fare in modo che la borsa di Timothy resista a 8 libri da 5 cartelle)

Il test finale consiste nel testare il tessuto che costituisce essenzialmente l'accessorio, qualunque sia il materiale. Il test consiste nel tendere una striscia di tessuto (senza cucirla) per determinare quanto tempo impiega a strapparsi, in modo da testarne la resistenza (vedi foto a fianco).

Viene messa a dura prova anche la robustezza del fondo delle borse , vista la loro fondamentale importanza in uno zaino. In particolare vengono sottoposti ad una prova di abrasione , che consiste nel posizionare un campione di materiale sotto un abrasivo con un carico che eseguirà un determinato numero di cicli. Al termine del numero di cicli (uguale per tutti i tessuti), possiamo vedere se c'è stata o meno un'abrasione e dare un voto al tessuto.

Test specifici per alcuni accessori:

Test specifici vengono effettuati anche su articoli specifici come calze, cappelli e guanti. Questi includono test per la stabilità delle dimensioni e del colore dopo i cicli di lavaggio in lavatrice , abrasione e pilling (hanno tre parole per questo fenomeno: pilling, chiazze e increspature! Non sto scherzando!).

Dalla qualità del prodotto alla conformità e prestazione dell'imballaggio:

Innanzitutto si analizzerà la qualità dei prodotti , ovvero i difetti visibili come piccoli fili, strappi o difetti nella trama: un punto colorato che non deve apparire, ad esempio. Controllano inoltre che i colori utilizzati corrispondano a quelli riportati nella scheda prodotto.

Successivamente, prestano particolare attenzione alla conformità dell'imballaggio e delle etichette del prodotto : controllano che i materiali utilizzati siano quelli utilizzati nell'accessorio e che l'etichetta sia conforme alle norme vigenti.

Infine, l'ultima fase dell'ispezione consiste nei test di prestazione e sicurezza : gli ispettori effettuano diversi test per garantire che i prodotti siano utilizzati correttamente: testano la resistenza delle cuciture, la durabilità dei colori mediante un test di sfregamento, l'adesione dei loghi e il peso dell'accessorio.

Ecco alcuni esempi delle diverse etichette che siamo riusciti ad applicare a determinati prodotti:

- Certificazione OEKO TEX : ci permette di controllare la qualità dei tessuti e garantire che non siano dannosi per la salute dei consumatori, come ad esempio tutti i nostri cappelli.

- Certificazione GRS (Global Recycled Standard) : questa etichetta certifica il contenuto riciclato di un prodotto (materiale riciclato e riciclabile proveniente da prodotti già in uso, come le bottiglie di plastica) e verifica anche il rispetto di criteri ambientali e sociali.

- Cotone biologico certificato GOTS (Global Organic Textile Standard) : si tratta di un'etichetta che certifica che rispetta l'ambiente, è stato lavorato in condizioni di lavoro dignitose e non nuoce alla salute di chi lo indossa.

- Lana certificata Woolmark : qui la certificazione garantisce il 100% di lana vergine proveniente esclusivamente dalla tosatura di animali sani e vivi. Questo marchio è uno dei più esigenti al mondo (soprattutto quando si tratta di proteggere le pecore).